Chiaretto di Bardolino

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sito ufficiale: www.chiaretto.pink

Il Chiaretto di Bardolino è il vino rosa della sponda veneta del lago di Garda. Il nome fa riferimento alla sua colorazione rosa molto chiara.
La più antica testimonianza del termine Chiaretto riferita ai vini del territorio è nell’edizione veronese del Dizionario dell’Accademia della Crusca, edita nel 1806. La tradizione dei vini rosa in riva al Garda risale probabilmente all’epoca romana ed è correlata all’uso del torchio (che non prevede macerazione delle bucce con conseguente scarso rilascio di colore) nelle ville rustiche della Gallia Cisalpina.

L’uva di gran lunga più importante nella produzione del Chiaretto di Bardolino è la Corvina Veronese, utilizzata fino al 95% nell’uvaggio, fatta salva una quota minima del 5% di Rondinella.

Nel calice il Chiaretto ha profumi di agrumi (mandarino, kumquat, cedro), di piccoli frutti di bosco (lampone, ribes, fragolina) e di fiori di campo, con leggeri e rinfrescanti sentori di clorofilla e di mela acerba e sottili venature speziate (cannella, vaniglia). Al palato sfodera la sua freschezza agrumata e una spiccata sapidità.

Gli abbinamenti del Chiaretto di Bardolino

Il Chiaretto di Bardolino è un rosé perfetto come aperitivo o come pre-dinner informale, con la bottiglia nel secchiello del ghiaccio.
In tavola, accompagna gli antipasti di salumi (sta alla perfezione con il prosciutto crudo), di pesce o anche di verdure (anche con un’insalata estiva condita con olio e un po’ di aceto balsamico).

Si abbina perfettamente con i primi piatti di pasta (con condimenti di pomodoro, di carne, di pesce o di verdure), con i ravioli e con la classica cucina estiva all’italiana: ad esempio l’insalata caprese (mozzarella, pomodoro e basilico), il prosciutto e melone, l’insalata di riso, il carpaccio di carne.

È eccellente con il pesce, sia di mare che di lago, sia cucinato (alla griglia, al forno, al sale, bollito) che crudo (carpaccio di pesce). Da provare con la paella, oppure con il sauté di vongole, o ancora con i crostacei (gamberoni alla griglia, scampi).
Un’altra delle caratteristiche di successo del Chiaretto di Bardolino è quello di sapersi adattare molto bene alla cucina orientale, anche speziata. È inoltre compagno ideale per il sushi.

In autunno o meglio ancora dopo un anno o più di affinamento, il Chiaretto di Bardolino, acquisendo complessità in termini di speziatura, si presta ad abbinamenti anche inusuali, come quello con i piatti a base di tartufo nero estivo (scorzone): lo si servirà in tali casi a temperatura fresca, ma non fredda.