Suoli

I suoli delle colline moreniche del territorio del Chiaretto e del Bardolino sono caratterizzati da una estrema variabilità: la zonazione ne contate ben 66 tipologie. Tale variabilità è dovuta ai depositi lasciati dai ghiacciai che modellarono il bacino gardesano e, in parte, da quelli che discesero la valle dell’Adige.
Si ritiene che i depositi del territorio gardesano si siano formati durante le glaciazioni Günz, Mindel, Riss e Würm: alle due più antiche, la Günz e la Mindel, sono attribuiti depositi morenici limitati, mentre generalmente le cerchie moreniche più esterne sono attribuite alla glaciazione Riss e quelle interne sono attribuite e alla glaciazione Würm.

I diversi ghiacciai lasciarono enormi accumuli di materiali, depositati nel grande anfiteatro gardesano o nell’anfiteatro interno di Rivoli Veronese: si tratta di ammassi di ciottoli, accumuli di ghiaia, massi erratici, strati duri di loess, argille. Nell’Alto Garda, in territorio di Brenzone, vi sono depositi di dolomia, un tempo utilizzati per la produzione della Dolomina (magnesio).

L’opera di bonifica dei terreni svoltasi nel corso dei secoli trova memoria nei muri a secco, costruiti utilizzando i “seregni” tolti dai campi, ossia pietrame di calcare o porfido arrotondato dal trascinamento effettuato dai ghiacciai. L’appezzamento cintato da mura di “seregni” viene localmente chiamato “brol”.

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